Presentazione di Ultimo Fuoco

Lecce, Leonardo caffè, 1 novembre 2008
    

 

 

 

 

 

Grazie di cuore – post presentazione Ultimo Fuoco

è bello poter dire grazie, e quando non si sa da dove cominciare ci si sente ancora meglio.
Ma è il caso di cominciare lo stesso. Ieri sera ho tenuto la prima (e spero non ultima) presentazione di Ultimo Fuoco.
Il posto era splendido, e ringrazio il Leonardo caffè (nello specifico Leonardo e Silvia) per averci ospitati. Non solo sul piano logistico ma anche e soprattutto su quello umano; durante la presentazione erano nei limiti del possibile con noi ad ascoltare ciò che dicevamo su Ultimo Fuoco e su Gabriela. Sorridevano, incoraggiavano, ci facevano sentire a casa. Grazie ragazzi.
Grazie a Rossella e Douglas di Edita. Loro due si occupano da sempre di cultura in tutte le sue possibili manifestazioni e non si tirano indietro quando si tratta di promuovere la creatività, la voglia di fare e di discutere. Ce ne fossero altri come loro in giro per l’Italia, non penserei così spesso che “questo non è un paese per giovani”. Grazie ragazzi, per l’ennesima volta e per l’ennesima occasione.
Grazie a Caterina Monaco e alla sua capacita di spiegare con commozione e serietà la storia di gabriela (www.aiutiamogabriela.it) e per aver fatto luce sulla complessità dell’ossigenoterapia senza annoiare ma con il suo solito coinvolgimento in ogni parola pronunciata.
Grazie ai nonni e ai parenti della piccola Gabriela; non potete capire cosa abbia significato per me la loro presenza.
Grazie ai miei genitori e a mio fratello… ma è un grazie così speciale che preferisco riferirlo di persona…
Grazie ai miei amici di sempre, che sanno farmi capire ogni volta quanto è bello tornare a casa.
Grazie agli avventori e a quanti per semplice curiosità, perchè regalato, perchè se lo troveranno per caso tra le mani, leggeranno Ultimo Fuoco.
Grazie a tutti quelli che avrebbero voluto esserci ma per motivi di spazio, tempo, dimensione non hanno potuto. Per me c’eravate anche voi.

Presentazione Ultimo Fuoco
Presentazione Ultimo Fuocopresentazione Ultimo Fuoco

dal molo di Valletta, Malta

Era un altro periodo, forse un altro mondo. Forse un’altra me…

Paradossi del consumismo

 Ci sono scelte etiche che da sole stravolgono stili di vita. Sono intriganti le confezioni, gli involucri patinati, i fiocchi dei cibi. Il più delle volte si acquistano “forme” più che prodotti.  Le conferma di un’indagine di Coldiretti. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare a tagliare fino a mille chili di anidride carbonica, contribuendo direttamente all’abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra sulle quali è in atto un serrato tira e molla tra Italia e Unione Europea.
Facendo la spesa in uno dei farmer market di qualità, si nota un ritorno all’acquisto dei prodotti locali, sul cui prezzo finale i costi di trasporto e di imballaggio hanno un’incidenza che tende a zero. Secondo Coldiretti è possibile tagliare i prezzi della spesa fino al 60%, acquistando cibi e bevande sfuse, resi disponibili  grazie alle nuove tecnologie, che consentono la distribuzione e la conservazione naturale degli alimenti.
Il sL’organizzazione calcola che metà dello spazio della pattumiera nelle casse è occupato da scatole, bottiglie, pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa e che generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40% della spazzatura che si produce ogni anno in Italia.

Dal 2000 ad oggi nella spazzatura è finito un milione di tonnellate (+9%), anche se è cresciuta del 66% la percentuale di riciclaggio. Oltre all’impatto ambientale, l’imballaggio incide profondamente sui prezzi, sia in quanto componente sempre più rilevante del costo del prodotto sia per il fatto che aumenta il peso da trasportare. Il costo dell’imballaggio supera quello del prodotto agricolo in esso contenuto, come nel caso dei fagioli in scatola dove la confezione incide per il 26% sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi, si arriva al 25%, per il succo di frutta in brick al 20% per cento e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10%. Differenze di prezzo rilevanti si riscontrano anche con i nuovi dispenser che consentono di acquistare come pasta (-34%), riso (-49%), ceci (-11%), fagioli borlotti (-12%) o noci sgusciate (- 23%).

Con gli ultimi ritrovati in fatto di praticità si può perfino abbattere la pervasività del packaging. L’ultimo è il distributore di spremute fai da te, che potrà essere installato nei supermercati. Lo strumento potrebbe replicare il successo del distributore di latte, che consente di abbattere del 60% il prezzo rispetto al latte fresco, normalmente venduto e confezionato. In più c’è il vantaggio concreto di riutilizzare il contenitore impiegato senza doverlo gettare nell’immondizia. Un’operazione che viene evitata  57 volte, a tanto ammonta il consumo medio di un italiano. Scelte che cambiano il modo di fare la spesa appunto.

Ricomincio da qui

Passo da un sito statico ad un blog dinamico… almeno spero.
Riparto dalla segnalazione della presentazione di Ultimo Fuoco, il mio primo romanzo, questa sera alle ore 19.00 a Lecce.
L’evento, un aperitivo-letterario e non solo, si terrà presso il caffè Leonardo, nei pressi di Porta Rudiae.
Per capirci, entrando da Porta Rudiae e scendendo verso la chiesa del Rosario… la prima svolta a destra (i Leccesi mi capiranno).
Vi aspetto numerosi e vi mando un abbraccio. Solo il primo, si ricomincia mes amis…

Coperina Ultimo Fuoco
Coperina Ultimo Fuoco

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