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FREELANCE LIFE VIDEO EPISODE 6 – STRANA FACCIA

Un freelance ci mette la faccia.
Il mio video per la Notte di Inchiostro di Puglia del 24 aprile.
Se ami leggere e hai la faccia strana di chi guarda oltre… mettici la tua (strana) faccia

#freelance life in 15″. Video episode 5 – Ah, it’s snowing…

La social media strategist e il suo metodo per decodificare la realtĂ .

The freelance Social media strategist And her Way to learn about reality.
‘Yes, I’ve read it on Facebook’.

FREELANCE LIFE IN 15″ – VIDEO EPISODE 4 – COMMON DAYS VS XMAS find the differences

 

FREELANCE LIFE IN 15″ – VIDEO EPISODE 3 – me and the #MOBILE

What happens when you finally think you got rid of all the work calls, skype calls, e-mail, sms?

Che succede quando finalmente credi di esserti liberata dalle chiamate, skypate, e-mail e sms?

La veritĂ  sul lavoro di ‘blogger’.

Di cosa campano? Chi li paga? Lavorano davvero dove e quando vogliono?

La rete è piena di articoli con ottimi consigli su come  diventare un Travel Blogger, o un blogger in generale.

Decisamente un lavoro affascinante. Scrittura, autonomia [e già qui siamo in un concetto relativo], occuparsi dei propri interessi [ehm, no, anche qui è il caso di discutere].
Insomma, intorno a questo nuovo tipo di lavoratori digitali , visti più come figure mitologiche che professionali, ruotando domande senza precise risposte e anche molti miti da sfatare.

How-to-Become-a-Freelance-WriterScendiamo nel dettaglio e vediamone alcuni insieme.

1 – Di che cosa campa un blogger?
Vi diranno che  Fashion Blogger e Travel Blogger sono i piĂą richiesti, quelli che riescono anche a campare solo di blogging e ad avere inserzioni pubblicitarie. Non è propriamente vero. Anzi, è un po’ come dire che tutte le ballerine di danza classica riescono a mantenersi con la loro attivitĂ  di danzatrici.
Il blogger anzi tutto non guadagna solo dal proprio blog e scrive anche per quelli di altre aziende, dietro compenso. Questo lo farĂ  se il cliente lo ritiene bravo, ovviamente.
Come un giornalista, un blogger non deve necessariamente essere super competente in merito agli argomenti richiesti dal cliente. Basta che abbia voglia di:

– studiare nuovi argomenti
– renderli (e renderseli) interessanti
– saperli raccontare.
– saperli e poterli condividere sui social. (Per un blogger di professione, ogni follower su uno dei propri social è potenziale fonte di credibilitĂ  verso il prossimo cliente).
Poi, il blogger scrive anche sul suo blog personale, che serve a volte come vetrina, altre come sfogo, altre come ulteriore fonte di guadagno.
Quest’ultima possibilitĂ  dipende soprattutto dal numero delle visite al suo blog, ed è per questo che in genere i fashion blogger e i travel blogger hanno piĂą possibilitĂ : trattano argomenti di interesse molto generale e trasversale.

2 – libertĂ 
Possono lavorare dove vogliono e quando vogliono! La libertĂ  non ha prezzo.
Ecco, anche su queste due frasi (spesso dette anche sui free-lance in genere) c’è molto di cui parlare.
La verità è che i lavoratori digitali da postazione remota (che fa meno figo di free-lance e blogger ma che definisce meglio la tipologia di lavoro), lavorano quando DEVONO e dove POSSONO.

Al cliente interessa poco che tu sia in un villaggio vacanze o sulla punta di un iceberg. Devi avere una connessione e fare il tuo dovere.
Ecco una galleria di posti in cui ho recentemente lavorato.


Veniamo alla ‘libertĂ ’ di orari. Se le scadenze si susseguono in maniera regolare, tutto ok, basta essere organizzati. Si può iniziare a lavorare al mattino alle 10.00 o alle 8.00 sorseggiando caffè in pigiama. Ma se, ad esempio, tutti i clienti sono in fase di progettazione, eventi, cambiamenti da promuovere, potresti trovarti ad iniziare a lavorare alle 4.00 di mattina per poter finire alle 20.00 dal momento che alle 21.00 devi essere all’evento a fare foto. (perchĂ©, come in tutti i lavori fatti bene, non ci si può limitare a fare solo quanto scritto nell’accordo, bisogna andare oltre. Ma questo rientra nell’etica professionale personale).

Processed with Moldiv

3 – Basta uno smartphone.
No, non è vero. Serve un Iphone. Non amo fare pubblicità a marchi che non ne hanno bisogno e che non mi danno una lira, ma non posso esimermi. Quando avevo uno SmartPhone Samsung controllavo cose. Da quando mi hanno regalato un Ip4, lavoro dal cellulare.
Non ho neanche più bisogno del tablet; salvo alcune tipologie di aggiustamenti on line, si può fare il blogger dal telefono. Anche nel caso del tablet, se non è Apple meglio lasciar perdere.
Almeno, nel mio caso con il passaggio all’infame mela morsa, si è del tutto cambiato universo.

4 – Il mondo dei blog è in declino/è morto
Avere un sito web e non avere un blog all’interno dello stesso è come avere una vetrina e tenere le saracinesche abbassate e nessun’insegna. Il web è una piazza stracolma di marchi, siti, negozi on line. I blog costantemente aggiornati servono alle aziende per salire di posizione nei motori di ricerca ed essere trovati dagli utenti che ancora non li conoscono.
Persino una pagina facebook è del tutto inutile senza delle notizie fresche da condividere almeno una volta a settimana.
Ed è inutile che tali notizie vengano scritte direttamente come post sulla pagina facebook, perchĂ© quest’ultima deve servire a portare traffico sul sito, dal momento che è da lì che si vende.
Per questo serve un blog con articoli freschi che possano interessare piĂą gente possibile, possibilmente in piĂą paesi (ergo, meglio blog in doppia lingua) da condividere sui social.
I blogger fanno anche questo.

In breve, il blogger lavora non dove vuole ma ovunque debba,
deve studiare, studiare, studiare. Meglio se anche (in) altre lingue.
Fa spesso le ore piccole.

Ora che la fiaba e il mito sono interrotti, spezzati, distrutti, sei sicuro di non voler fare l’impiegata/o?

#FreelanceLife in 15”. Video episode 3. Trying to relax but…

End of a long day. You are trying to relax BUT the annoying other YOU is still to-do-fucking-listing!

FreeLance life in 15″ – video episode 2 – #afterdinner

Video Freelance life in 15 sec. Episode #2

What can I do when I finally finish working? Today it was hard but tomorrow I can wake up at 10.00!!
Let’s get a life….

FREELANCE LIFE IN 15″ – VIDEO EPISODE 1 – #coffeebreack

Video Freelance life in 15 sec. Episode #0

Well, I’ve had no true vacations this year. But sometimes I can have a break in a particularly privileged place. And I don’t feel ‘guilty’ at all!

 

Freelance life – #dinner

Video Freelance life in 15 sec. Episode #0

Hungry. Search for recipes online that lead to a sudden work inspiration … then, dinner with what you bump into, while you continue working.