Ok, sappiamo che ha origini celtiche e non americane, sappiamo che in America è stato importato come del resto è stato importato anche da noi (forse questo non lo sanno proprio tutti, ma i più sì).
Vediamo ora di scoprire in brevi pillole il perché di ogni rito legato alla festa del dolcettoscherzetto (zucche, maschere, nome, chi lo ama, chi lo odia).
1 – perché ci si veste da fantasmi, morti e simili?
Perché tra i riti e le credenze che accompagnavano i celti verso l’inverno, c’era il passaggio terreno per una notte del dio Samhain, che richiamava a sé i morti per portarli o riportarli nell’Aldila. Gli umani, per paura di essere posseduti o attaccati da spiriti malevoli, si mimetizzavano travestendosi da morti o indossando le pelli di animali (morti, per ovvie ragioni).
2 – perché… ‘dolcetto o scherzetto?’
Perché si poteva ingannare i morti ma non le fate e le streghe (ne sapevano a pacchi, i Celti).
Fate e streghe, nella notte del passaggio, si divertivano a fare scherzi. E gli scherzi delle fate nella mitologia celtica non sono cose da scompisciarsi dal ridere! Ci andavano giù duro, si portavano via i bambini, facevano perdere la ragione agli adulti. Per questo, oltre a travestirsi da animali morti, i poveri umani si chiudevano in casa, lasciando davanti alle case latte e alimenti poveri per imbonirsi queste regine del cabaret celtico.
3 – perché le zucche?
In secoli e tripudi di leggende che si susseguono nella storia delle tradizioni, vince sempre la favola più forte.
Il motivo della zucca intagliata risale ai druidi, che usavano intagliare vari tipi di verdure, in primis rape, per farne delle lanterne e dei contenitori. Ma la favola più forte è senza dubbio quella di Jack-o’-lantern, fabbro ubriacone irlandese che ben due volte nella vita truffò il diavolo, che aveva tentato di portargli via l’anima.
Alla sua morte, la sua reputazione da baro non gli permise l’ingresso in paradiso. L’inferno, per contro, gli disse che poteva tranquillamente restare a vagare tra le anime senza sosta che non trovano collocazione nell’Aldila, perché non gradito. Unico dono da Satana, che in questa storia ne esce da vero signore, un tizzone per riscaldarsi. Jack lo mise in un rapa (allora più comune delle zucche), e quella rapa con un tizzone incandescente è ciò che si vede di lui quando, nella notte del raduno delle anime di cui al punto 1, ritorna a vagare tra i vivi.
4 – perché il 31 ottobre?
I druidi e i loro riti ovviamente non seguivano il nostro calendario gregoriano, che risale al 1500. I riti relativi all’omaggio delle anime dei defunti sulla terra si univano a quelli propiziatori per superare l’inverno, cosa affatto scontata di quei tempi.
Con l’avvento del cristianesimo, i riti pagani pre-esistenti sono stati cristianizzati e alle celebrazioni legate al Samhain sono state associate quelle della commemorazione di Santi e Morti, ‘istituzionalizzate’ ai primi di novembre. E da qui, arriviamo alla domanda:
5 – perché ha questo nome?
Perché viene da All Hallows’ eve, vigilia della festa delle anime.
E da qui, la tradizione e la leggenda celtica inizia a modificarsi e ad arrivare sino a noi, più o meno come la nostra immagine del maligno. E più o meno come il Natale. Come al punto 3 ‘vince sempre la favola più forte’.
6 – perché la chiesa è contro Halloween?
Non è difficile avere un’idea in merito. Sino a qualche anno fa, la festa culturalmente modificata era rimasta solo al Nord Europa e negli USA, dove fu importata dai padri pellegrini. E poi in Australia, assieme agli altri elementi della sua storia coloniale.
Qui da noi, nel Sud Europa, arriva come festa già fortemente commercializzata, che riproduce il satanico rendendolo quasi simpatico e comunque protagonista e vincitore (non esiste redenzione in Halloween). Inoltre stranamente i bambini risultano più affascinati dalla festa con dolci e maschere che dai ceri e le visite al cimitero il giorno di Santi e Morti.
7 – perché i radical chic di sinistra e i nazionalisti di destra sono contro Halloween?
Nel giorno del passaggio delle anime dei defunti, nel giorno in cui il truffaldino ubriacone Jack fa oscillare la sua lanterna nel buio, avviene il miracolo e anche le fazioni più ideologicamente lontane nella nostra (spesso povera) politica trovano un accordo.
Per molti, Halloween è simbolo del capitalismo statunitense che ci ha colonizzati con Beverly Hills e simili.
Per altri, è un modo ottuso per dimenticare le nostre patriottiche ricorrenze, legate alle nostre tradizioni, usi e costumi già a rischio a detta di molti.
A me, Halloween da un po’ sta simpatico.
Perché le contaminazioni e il sincretismo sono più del 70% di ognuno di noi. Sicuramente lo sono di me.
Perché grazie ad Halloween so un paio di cose in più sui druidi.
Perché tanto alla fine, vince sempre la favola più forte.